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Un nuovo metodo per l'ottimizzazione della dose nel trattamento IRT PDF

pages12 Pages
release year2004
file size1.13 MB
languageItalian

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Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti 3° LIVELLO QCU -full 3D Rappresentazione grafica tridimensionale del tratto di vaso irradiato con 90Sr/90Y Visualizzazione della distribuzione spaziale della dose prescritta sul placca volume della restenosi intra-stent, individuata nel tratto di vaso irradiato. . Su ogni immagine IVUS è stata eseguita una procedura di segmentazione della placca e dello stent e una sovrapposizione della curva isodose corrispondente al 100% della dose prescritta a 2mm. Tale simulazione, effettuata in acqua come tessuto-equivalente, ha stimato che l’88% del volume-bersaglio ha ricevuto la dose prescritta, mentre l’intero volume ha ricevuto almeno il stent 50%. Questa ricostruzione è utile per la dimensioanni aint o3mDia vdaellu ttraaztiotanme ednetl ol ivdeolsloim deit arciccou rea pteezr zlaa isodose 100% target verifica di eventuali incidenze di ri- strutture critiche restenosi a lungo termine nel tratto della lesione sottodosata. Ricostruzione tridimensionale della EEL (1). Sulla sezione assiale (2) è visibile una leggera proliferazione 1 2 intimale. Le figure 3 e 4 sono ricostruzioni longitudinali del vaso: il catetere lungo il suo percorso si posiziona in modo Rappresentazione tridimensionale dello stent. eccentrico rispetto In questo caso lo stent è uniformemente disteso 3 alle pareti del e segue le tortuosità del vaso 4 vaso. Per la prescrizione di un piano dosimetrico personalizzato viene eseguita un’analisi anatomica e strutturale del tratto di parete arteriosa che sarà sottoposto al trattamento radiante. Un nuovo metodo per Tale tipo di analisi viene eseguita su immagini IVUS (IntraVascular UltraSound) nelle quali è ben visibile, a l’ottimizzazione della dose differenza delle immagini angiografiche, il target delle radiazioni ionizzanti la EEL (Lamina Elastica Esterna), nel trattamento IRT sito di origine dei miofibroblasti . Le immagini ecografiche endoluminali sono acquisite mediante un catetere-IVUS da 2.9F che emette un fascio ultrasonico da 20MHz. Le immagini sono in scala di grigi a 8 bit acquisite con una velocità di 10 fr/sec. Per effettuare misure longitudinale sulla sequenza di immagini IVUS, viene eseguito un pullback automatico del catetere-IVUS alla velocità costante di 1mm/sec. Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C . Marchetti Sorgenti gamma in brachiterapia endoluminale Isotopi utilizzati Radionuclide Tipo Max(.M EenVe)r*gia Emneedrigaia Half-Life* Isotopo MeEdniae r g i a ( k e VM)ax mVeidtaia Attività richiesta Commento (MeV) 192Ir 612 375 74 d 1 Ci energia anche più elevata di quella 32P β 1.71 0.571 14.3 days ottimale 90Y β 2.28 0.761 2.7 days 103Pd 21 23 19 d 3 Ci non possono essere prodotte con elevata attività 90Sr / 90Y β 2.28 0.761 28.5 yrs 109Cd 25 88 402 d proposto 188W / 188Re β 2.12 0.711 69.4 days 125I 27 35 60 d 3 Ci non possoelneov aetsas earteti vpirtoàdotte con 188Re β 2.12 0.711 0.7 days 131Cs 31 34 10 d proposto 186Re β 1.07 0.361 3.8 days 145Sm 41 72 304 d proposto 153Gd 60 103 241 d 2 Ci Proposto 192Ir γ 0.32 + 0.47 0.38 73.83 days in progetto tubo raggi X 10 30 NA NA 1 Average energy values are calculated as 1/3 of the maximum energy values. * Source: Radiological Health Handbook, January 1970. Sorgenti beta in brachiterapia endoluminale sorgenti β Isotopo Energia (keV) Vita Attività richiesta Commento Media Max media (cid:23)elettroni 32P 690 1710 14 d 40 mCi proposto; in studio 55Co 500 1500 18 h 1-5 mCi emettitore di positroni per (cid:23)percorso max. < 1 cm in tessuto contaminazione gamma dello stent (cid:23)1 mm di placca riduce la dose fino al 30% 90Sr/ 90Y 970 2270 28 yr 30 mCi proposto; in studio 90Y 970 2270 64 hr 30 mCi vita media troppo breve 106Ru/Rh 1180 3540 1 yr 30 mCi proposto; contaminazione gamma sorgenti γ 133Xe 200 600 5,3 d 300 mCi gas di riempimento del palloncino (cid:206) fotoni angioplastico 144Ce/Pr 1000 2980 284 d 30 mCi Proposto (cid:206) percorso max. > 3 cm in tessuto (cid:206) 1 mm di placca riduce la dose di < 1% 186 Re 1070 350 89 hr 40 mCi liquido di riempimento del palloncino Caratterizzazione delle sorgenti per brachiterapia endovascolare 1 Caratterizzazione delle sorgenti per brachiterapia endovascolare 2 Per quanto riguarda la caratterizzazione delle sorgenti per irradiazione endovascolare, la pubblicazione AAPM n°60 suggerisce i seguenti criteri: (cid:60) l’emissione da tutti i sistemi commerciali per brachiterapia (cid:60) la intensità della sorgente dovrebbe essere espressa in termini di endovascolare dovrebbe essere specificata in termini di rateo di kerma in aria per sorgenti gamma emittenti e in termini di rateo di dose in acqua alla distanza di 2 mm dal centro del catetere; rateo di dose in acqua alla profondità di 2 mm per gli emettitori beta; la capacità penetrante di tutti i dispositivi commerciali dovrebbe (cid:60) le distribuzioni di dose attorno al catetere dovrebbe essere essere specificata in termini di funzione di dose radiale normalizzata determinata riferendosi al protocollo N°43 dell’AAPM per le sorgenti alla distanza di 2 mm e a distanze radiali da 0,5 a 10 mm, ad gamma, e alla versione modificata del medesimo protocollo per le intervalli di 0,5 mm, con profondità di riferimento pari a 2 mm; sorgenti beta; (cid:60) l’uniformità della dose rilasciata a 2 mm lungo l’asse della sorgente e (cid:60) la intensità della sorgente dovrebbe essere effettuata da un istituto attorno ad una circonferenza di raggio pari a 2 mm centrata sull’asse NIST o ADCL; della sorgente ed giacente su un piano ad essa perpendicolare (cid:60) la funzione di dose radiale, il fattore geometria e la funzione di dovrebbe essere migliore del 10%; anisotropia dovrebbero essere determinate per ogni dispositivo (cid:60) per ciascun catetere dovrebbe essere tracciata una mappa 3D per commerciale; stimare la variazione di dose nel target; (cid:60) la prescrizione clinica dovrebbe essere espressa in termini di dose (cid:60) la prescrizione clinica degli stents radioattivi dovrebbe essere in rilasciata alla profondità di riferimento di 2 mm in acqua; termini di diametro nominale ed espanso; tipo, marchio e modello (cid:60) la profondità di prescrizione della dose dovrebbe essere alla dello stent; radioisotopo e sua attività; profondità di 2 mm dal centro della sorgente per le arterie coronarie, (cid:60) l’attività fornita dello stent dovrebbe essere effettuata da un mentre per i vasi periferici tale distanza dovrebbe essere 2 mm istituto NIST; maggiore del raggio medio del lume; (cid:60) per stents radioattivi dovrebbero essere riportate le dosi a distanze (cid:60) per la valutazione ottimale di ciascun caso clinico, la dose media, minima radiali di 0,5 mm dalla superficie dello stent nel piano mediano e e massima rilasciata dovrebbe essere valutata almeno lungo tre piani cumulate su un periodo di 48 ore e 2 giorni; perpendicolari al catetere e lungo il suo asse; (cid:60) le raccomandazioni suggerite dovranno essere rispettate sotto il controllo di un fisico specialista. Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 2 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti sistema a spinta idraulica con sorgente 90Sr/90Y Transfer Device contiene il treno di sorgenti catetere guida la sorgente Lunghezza del treno di sorgenti β Radionuclide Strontium - 90 30mm lunghezza di trattamento(12 sorgenti) 30mm attività singola sorgente 0.13 GBq (3.5 mCi) 30mm Dose Rate 8.5 cGy/s a 2mm in acqua dall’asse centrale della sorgente 35mm (12 sorgenti + 2 markers) Capsule: Stainless steel tube diametro interno 0.56 mm ± 0.01 mm diametro est. 0.64 ± 0.01 mm 40mm 40mm lunghezza di trattamento (16 sorgenti) lunghezza totale2.5 mm ± 0.01 mm 40mm lunghezza numero Attività (GBq) Attività (mCi) treno sorgente sorgenti 30mm 12 1.55 42 45mm (16 sorg. + 2 markers) 40mm 16 2.08 56 NOTE: 2.5mm curva di depth dose in H2O per 90Sr/90Y profilo di dose longitudinale per un treno di sorgenti di 40 mm in H2O Signal (a.u.) Signal (a.u.) 1,2 1 0,9 1,0 r = 2 mm 0,8 0,8 0,7 r = 3 mm 0,6 0,6 r = 5 mm 0,5 0,4 0,4 0,3 0,2 0,2 0,1 0,0 0 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 z (mm) Distance from RST-axis (mm) Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 3 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti Sistema di Radioterapia Intravascolare lunghezza di trattamento remote afterloading con sorgente di 32P fall-off dose fall-off dose 25mm Gold marker (radiopaque) 30mm treno sorgenti Marker distale Marker prossimale Sorgente Catetere di Centraggio • Lume a fondo cieco che • source wire protegge la sorgente dal • 32P è il radioisotopo posto contatto con il sangue sul tratto distale - sigillato • Marker distali e prossimali • lunghezza 27 mm • Tre misure per trattare • attività iniziale 275 mCi vasi da 2.4 a 3.7 mm • Progettato per: • Centrare la sorgente • Consentire la perfusione Catetere di Centraggio Disegnato per Ottimizzare l’Uniformità di Dose Posizionamento della Sorgente nel Lume Non-Centrata Centrata Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 4 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti dispositivo afterloading (manual) sorgente 192Ir con sorgente di 192Ir • 3 dispositivi di 3 mm introduzione, uno per ciascuna lunghezza di nastro Lunghezze trattabili con Ir-192: in dotazione 6 semi = 23 mm Catetere Guida 10 semi = 39 mm 14 semi = 55 mm Il catetere guida è il condotto per introdurre il nastro radioattivo fino alla lesione distribuzione della dose con sorgenti lineari γ e β posizione della sorgente (normalizzata a r = 2 mm) 1.E+01 Ir-192 1.E+000 Sr-90/Y-90 eos 1.E-01 RPe-3-2188 d 1.E-022 1.E-033 1.E-044 1.E-055 La sorgente deve essere più lunga della lesione da trattare 1.E-066 0 2 5 10 15 r (mm) r = distanza dall’asse longitudinale della sorgente distanza dal centro Sr-90 P-32 Ir-192 confronto depth dose della sorgente (mm) (30 mm) (27 mm ) (27 mm) 1 173 183 162 sorgenti brachiterapia 1.5 100 100 100 vascolare (nornalizzate a 2 63 57 71 1.5 mm dall’asse ) 2.53 4229 3108 5459 I voinlu amnia, loangciah eco sne i drie npaotrutrsa e n loen roancccoolmogaincdaa, zvieonngi opneor dEeBfTiniti 3.54 1193 105 3371 (ICRU report 50 e 62) per brachiterapia interstiziale 4.5 9 3 27 (ICRU report 58) . 5 5 1 24 Infatti in questa particolare terapia radiante la tunica avventizia (che, se sollecitata chirurgiacamente, genera la 200 placca stenotica) non è il solo volume che deve essere 180 sottoposto ad irradiazione, ma anche i volumi limitrofi, in 160 140 quanto potenzialmente a rischio. 120 DD(%)18000 PSr--3920 ( 3(207 m mmm) ) Anila GloEgCam-EeSnTteR Oal Wtaorgrkeitn gtu Gmrooruaple, 60 Ir-192 (27 mm) definisce 40 20 0 0 1 2 3 4 5 6 distanza dal centro della sorgente (mm) Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 5 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti definizione del target lesione • GTL (Gross Target Length) indica l’estensione visibile/dimostrabile e la locazione della crescita tumorale. Nel nostro caso, si riferisce all’estensione della lesione stenotica; regione lesionata • CTL (Clinical Target Length): è il volume di tessuto che contiene cellule potenzialmente maligne e che quindi devono essere eliminate. Per la brachiterapia vascolare il CTL rappresenta la lunghezza del segmento volume trattato danneggiato (angioplastica, stent, aterectomia ) , pertanto, deve essere irradiato; • PTL (Planning Target Length): è un concetto geometrico che viene segmento analizzato definito per selezionare le dimensioni del fascio, considerando l’effetto netto di tutte le variazioni geometriche che possono intervenire durante il (IVUS) trattamento. Nello studio in esame, il PTL si ottiene sommando la lunghezza del CTL con un margine dovuto all'incertezza dovuta al movimento cuore/catetere e dovuta alla localizzazione del target; • Lunghezza Trattata : PTL + effetti di gradiente della distribuzione di dose 1° LIVELLO QCA Anche nella definizione di un piano di trattamento per brachiterapia endovascolare è possibile definire una serie di livelli di elaborazione e di prescrizione della dose ( ESTRO 2000 ): Parametri forniti dalla QCA (su due proiezioni) 1° livello ( tecnica di base , requisiti minimi ) (cid:57) diametro di riferimento la dose dovrebbe essere prescritta in un punto clinicamente rilevante, del lume (Rld) determinabile in modo accurato e semplice mediante procedure (cid:57) diametro minimo angiografiche; del lume (mld) (cid:57) lunghezza della lesione 2° livello ( tecniche 2D ) (cid:57) lunghezza trattata la dose dovrebbe essere prescritta relativamente al CTL e al PTL in base ad immagini 2D acquisite con tecniche IVUS; 3° livello ( tecniche 3D ) la dose dovrebbe essere prescritta basandosi su elaborazioni 3D Rld ( immagini IVUS ) con contornamento dei differenti tessuti e definizione dei volumi di interesse ( CTV e PTV ). 2° LIVELLO QCA + QCU - 2D determinazione della lunghezza del tratto di parete da irradiare Lunghezza della lesione restenotica da trattare misura della profondità del Parametri forniti dalla QCU: bersaglio a cui (cid:57) diametro del lume prescrivere la (cid:57) diametri massimo e minimo della EEL (RdI) dose (cid:57) eccentricità del lume rispetto alle pareti del vaso (cid:57) volume della restenosi Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 6 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti 3° LIVELLO QCU -full 3D Rappresentazione grafica tridimensionale del tratto di vaso irradiato con 90Sr/90Y Visualizzazione della distribuzione spaziale della dose prescritta sul placca volume della restenosi intra-stent, individuata nel tratto di vaso irradiato. . Su ogni immagine IVUS è stata eseguita una procedura di segmentazione della placca e dello stent e una sovrapposizione della curva isodose corrispondente al 100% della dose prescritta a 2mm. Tale simulazione, effettuata in acqua come tessuto-equivalente, ha stimato che l’88% del volume-bersaglio ha ricevuto la dose prescritta, mentre l’intero volume ha ricevuto almeno il stent 50%. Questa ricostruzione è utile per la dimensioanni aint o3mDia vdaellu ttraaztiotanme ednetl ol ivdeolsloim deit arciccou rea pteezr zlaa isodose 100% target verifica di eventuali incidenze di ri- strutture critiche restenosi a lungo termine nel tratto della lesione sottodosata. Ricostruzione tridimensionale della EEL (1). Sulla sezione assiale (2) è visibile una leggera proliferazione 1 2 intimale. Le figure 3 e 4 sono ricostruzioni longitudinali del vaso: il catetere lungo il suo percorso si posiziona in modo Rappresentazione tridimensionale dello stent. eccentrico rispetto In questo caso lo stent è uniformemente disteso 3 alle pareti del e segue le tortuosità del vaso 4 vaso. Per la prescrizione di un piano dosimetrico personalizzato viene eseguita un’analisi anatomica e strutturale del tratto di parete arteriosa che sarà sottoposto al trattamento radiante. Un nuovo metodo per Tale tipo di analisi viene eseguita su immagini IVUS (IntraVascular UltraSound) nelle quali è ben visibile, a l’ottimizzazione della dose differenza delle immagini angiografiche, il target delle radiazioni ionizzanti la EEL (Lamina Elastica Esterna), nel trattamento IRT sito di origine dei miofibroblasti . Le immagini ecografiche endoluminali sono acquisite mediante un catetere-IVUS da 2.9F che emette un fascio ultrasonico da 20MHz. Le immagini sono in scala di grigi a 8 bit acquisite con una velocità di 10 fr/sec. Per effettuare misure longitudinale sulla sequenza di immagini IVUS, viene eseguito un pullback automatico del catetere-IVUS alla velocità costante di 1mm/sec. Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 7 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti V (10fr/sec) * v (1mm/sec) = increm. long. (10fr/mm) acquisizione pullback Sui frame in cui è visibile una notevole eccentricità della sorgente L’indagine ecografica si estende 10mm prossimali e distali al tratto rispetto alle pareti, si valutano i raggi minimo e massimo, intesi che verrà irradiato ( 40mm ). come distanza dell’asse della sorgente dalla parete stessa. La campionatura dei frame ai fini dosimetrici è eseguita solo sul Per tener conto dell’attenuazione dovute alla disomogeneità del tratto corrispondente alla lunghezza della sorgente. tessuto attraversato, sulle immagini-IVUS corrispondenti a tratti di vaso con presenza di placca calcifica ne vengono misurati gli Sul totale di 400 fr acquisiti si analizza la parete vasale ogni 2-3 mm spessori. (step di 30fr). Dalla letteratura Su ogni frame vengono valutati due diametri incrociati della EEL. Int. J. Radiat. Oncol. Biol. Phys. 2000; 46:1043-1049. Si determinano in tal modo i seguenti parametri: Spessore di placca da 0.2-1mm riduzione di dose del 30% (β) - diametro medio - diametro minimo - diametro massimo. Un’ulteriore attenuazione è dovuta alla presenza dello stent, per il Da questi si valutano i corrispondenti raggi medio, minimo e massimo quale si considera un fattore medio di attenuazione pari al 13% (β). della parete vasale. Come nuovo metodo di ottimizzazione delle dosi Dopo un’analisi quantitativa delle profondità radiali assorbite dal tessuto bersaglio in Brachiterapia della Lamina Elastica Esterna (EEL) su una serie di Endoluminale β viene utilizzato un normogramma. immagini IVUS, si individua sul normogramma una superficie quadrilatera di corretto trattamento, Nel sistema di assi cartesiani in definita dai Raggi Minimo e Massimo del vaso da ascissa si riporta il tempo di trattamento (sec) e trattare e dalle Dosi Minime e Massime in ordinata la dose (Gy) al bersaglio. tollerabili (8 e 30 Gy). La relazione che lega le due variabili è un fascio di rette Il tempo di trattamento viene poi definito all’interno uscenti dall’origine con pendenza crescente al diminuire di tale superficie (muovendosi orizzontalmente sul del raggio del vaso, misurato come distanza dell’asse del normogramma) tenendo conto del Raggio Medio vaso dalla Lamina Elastica Esterna (visibile solo su “pesato” su parte del volume del tratto di vaso da immagini IVUS). Il normogramma dipende dal tipo di irradiare, analizzato con il pullback automatico del isotopo utilizzato e dalla sua attività. catetere IVUS. Normogramma per una prescrizione ottimale della dose Perché acquisire immagini IVUS? )(seyoGD Il target è la Lamina Elastica Esterna (tra media-avventizia, sito d’origine dei miofibroblasti). Tempo (sec) R min della EEL D max R max della EEL D min (eventuale attenuazione di spessori di placca) Visibile solo su immagini IVUS RIl mteedm dpeoll ad iE tErLa tta m e nDt om veide n(ee vdeenftiunaitleo attetneennudaoz icoonnet od id sepi evsasloorrii ddii dploascec av)alutati non visibile su immagini angiografiche alle diverse profondità entro l’intervallo terapeutico di 8-30 Gy. Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 8 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti dalla letteratura : • misure quantitative delle restenosi in-stent: valutazione in 62 pazienti , della relazione tra misura del MLD (minimal lumen diameter) in QCA ( quantitative coronary angiography ) e in QCU (quantitative coronary ultrasound) diametro medio del lume ( QCU vs. QCA ) 2.74 mm vs. 2.41 mm MLD ( QCU vs. QCA ) 2.08 mm vs. 1.62 mm il diametro del lume risulta inferiore nelle valutazioni con QCA Cathet Cardiovasc Diagn 1999 Erasmus University Rotterdam • IVUS indispensabile per definire il diametro della EEL , altrimenti non visibile con Le immagini IVUS visualizzano tutte le strutture interne delle pareti valutazione angiografica arteriose ed in particolare la Lamina Elastica Esterna, mentre le valutazione 3D immagini angiografiche visualizzano il flusso di un materiale radio-opaco (mezzo di contrasto) nel letto vascolare. Washington 1999-2000 esempio di campionatura radiale per la valutazione dell’istogramma dose-profondità sul target (EEL) Il metodo Istogramma dose-profondità radiale proposto è stato del target utilizzato per 105 analizzare 100 eventuali 95 differenze degli 8950 Dosimetria ANGIO istogrammi dose- 80 volume se si 75 Dosimetria IVUS fosse irraggiato d6750 teinl epnasdzooileo cnotneto prof.ra45565050 dell’informazione %40 angiografica o 35 30 anche di quella 25 IVUS. 20 15 10 5 0 01234567891011121314151617181920212223242526272829303132333435363738394041424344 Dose (Gy) Variazioni sulla prescrizione della dose Frequenze relative delle profondità IVUS ANGIO Freq. di prof. del target % Frequenze del target che 87% 82% ricevono 10 8Gy<D<30Gy 9 Media pesata dei valori di 8 16Gy 14.6Gy dose nel range 7 di 8-30Gy Freq. di prof. DDoossiimmeettrriiaa AIVNUGSIO56 delr tDiac<re8gvGeotyn oc he 6.7% 14% 4 Media pesata 3 dei valori di 5.4Gy 5.4Gy dose <8Gy 2 Freq. di prof. 1 del target che 6.70% 4% ricevono 0 D>30Gy 3 5 7 9 1113151719D21os23e 25(G27y)3032363943 Mdeeid viaa lpoersi adtia 36.4Gy 33.9Gy dose >30Gy Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 9 Associazione Italiana di Fisica In Medicina Centro di Cultura Scientifica “A. Volta” Scuola Superiore di Fisica in Medicina “P. Caldirola” (Direttore della Scuola: A. Torresin) Coordinatore del Corso: C. Marchetti Confronto dei diametri di riferimento Confronto dei valori di dose prescritta 6.00 30 5.50 28 5.00 26 4.50 24 Ref.diam (mm)22334.....0505000000 Dose (Gy)11226802 14 1.50 Rd-IVUS 12 Dose-IVUS 1.00 Rd-Angio 10 Dose-Angio 0.50 8 0.00 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 pazienti pazienti L’analisi dei dati ha confermato una differenza significativa tra i parametri di riferimento estratti dalle immagini angiografiche e le immagini IVUS. IVUS Angio t-test bilaterale Da questi studi preliminari l’ Ref. Diam (mm) 4.2+/-0.6 2.9+/-0.4 p<0.0001 UltraSuono IntraVascolare è una tecnica diagnostica importante per Dose (Gy) 22.4+/-3.6 19.4+/-1.9 p=0.0001 l’estrazione di informazioni utili ad un trattamento di Brachiterapia Endovascolare poiché fornisce in Per i rispettivi valori dei diametri estratti dalla QCA e dalla QCU tempo reale una visione tomografica sono riportate le dosi prescritte a 2mm di distanza dal centro delle pareti arteriose, dalla quale è della sorgente. Da un confronto tra le dosi di prescrizione risulta possibile effettuare una valutazione che il piano dosimetrico effettuato sull’analisi quantitativa delle geometrica corretta del piano immagini angiografiche conduce ad una variazione dosimetrica dosimetrico. del 20% per più della metà dei pazienti trattati. Stepping of Radiation Source Trains Dose Rate Contributions of Radiation Source Train: Stepping of Source Train distribuzione di dose longitudinale: 40mm distribuzione di dose longitudinale 100 % 50 % 0 % corretto sovradose sottodose L/2 L/2 Brachiterapia intravascolare coronarica C. Bianchi, S.F.S. Osp. di Circolo Varese 10

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